I missili di Hamas, le bombe su Gaza, la guerra è stata ritornata tra Israele e Palestina. Un conflitto incessante che costa la vita alle persone. Le tensioni geopolitiche sono caratterizzate dagli scontri violenti che si manifestano nella striscia di Gaza e anche a Gerusalemme. Torniamo alle origini di questo conflitto ma anche alle conseguenze.
Quali sono le origini delle tensioni tra Israeliani e palestinesi ?
In effetti, il conflitto tra questi due ripresentò fino alla Germania. Violenza qui, espulsioni da lì, chiaramente, non c’è una parola per esprimere questa guerra che dura da un tempo. Con l’arrivo della pandemia del Covid-19 e il contenimento nel mondo, il conflitto sembrava addormentato. Pero, nei giorni scorsi, in Palestina e in Israele, si stanno nuovamente svolgendo una vera guerra. Dappertutto, ci sono tantissimi civili morti e di fronte a questo, la comunità internazionale è impotente. Dei razzi lanciati da Gaza contro Israele e poi la stessa cosa da Israele contro Gaza, è l’immagine che si vede ogni notte. Il censimento del 12/05/2021 tende di dimostrare che almeno 55 persone sono morti che sia dal lato di Palestina che in Israele.
Perché c’è tanta tensione tra di loro ?
Le espulsioni di famiglie palestinesi, le manifestazioni a Gerusalemme, sono le scintille che hanno creato un fuoco di guerra. Sono gli scontri che provocano le violenze di ogni giorno. In Palestina, c’è il Presidente che ha cancellato le elezioni parlamentari che sono già previste. Dall’altra parte, cioè in Israele, Benyamin Netanyahu non sta riuscendo a formare un governo. Le due situazioni stanno creando una frustrazione nella popolazione. Le origini del conflitto derivano da diverse ragioni. Ancora una volta, si tratta di una guerra alimentata da dichiarazioni politiche e anche manifestazioni in altre parti del mondo. Quindi, di fronte alla situazione incontrollabile, cosa può fare la comunità Internazionale ?